Ancora manda il medesimo Giorgio un disegno da far un teatro, da potersi levare e porre per servizio di commedie e altri spettacoli, che si avessero a fare in detta sala, da potersene servire ora et altre volte; ed è spartito in quattro pezzi, che nel mezzo risponde la porta principale che si fa di nuovo a capo della scala nuova che si fa ora. Ed il modello del cortile è num. 18, e del teatro num. 9.
Resterebbe a parlar di quel che s'aspetta per incontrar la principessa, e l'accompagnatura e l'ordine de' baldacchini e simili cose, che è la quarta cosa che fu proposta; così delle feste straordinarie, che fu la quinta; ma perchè hanno a essere l'ultima cosa, ed ecci più tempo, io ne manderò un quaderno appartato fra pochi giorni, dove discorrerò e metterò innanzi a V. E. più presto cose fatte che di mia invenzione, acciocchè in su quelle senza sua fatica possa risolvere ed elegger quello che sia da fare. Però, tornando al proposito di sopra, dico che, quanto al fare o di rilievo o di pittura, questo si potrà per l'appunto risolvere negli ultimi disegni che si faranno quando l'E. V. avrà stabilito o dichiarato questa invenzione secondo l'animo suo.
Ed ancora è da avvertire, che quando, circa la distribuzione de' luoghi, paresse che quel che è destinato in un luogo, stesse meglio in un altro, sì potrà variare secondo che parrà a V. E. I.
Delle musiche non ho ancora parlato, ed ho veduto che in queste tali feste si è usato assai volte sopra questi archi mettere delle voci e dei suoni, che salutino e sieno come un annunzio di prosperità e felicità in queste entrate, con parole accomodate a questo proposito; cosa che si può fare ed ancora lasciare, che in questo non ci ho molto giudizio; ma credo bene che in simili casi, dove è tanto gran concorso, e, per dire appunto, tumulto e rumore d'uomini, cavalli, voci, acclamazioni, ec., resti poco luogo a udir musiche; pure è bene premeditare ogni cosa, acciocchè, bisognando, si possa darne l'ordine in tempo; ma nelle nozze questo sarà necessario; e facendosi commedie necessarissimo (al che penserà chi ne avrà poi la cura particolare,) basta che a tutto bisogna pensare a buon'ora, perchè tutte vogliono essere fatte di nuovo e da maestri eccellenti.
| |
Giorgio
|