E si potrebbe unire un pittore e uno scultore o più, e pigliare un legnaiuolo con loro, e far a compagnia un arco o come meglio si giudicasse. Di nuovo replico, che e' bisogna avervi l'occhio, altrimenti ci sarà de' fastidi; e lo dico per la esperienza, avendo provato più volte, che quando le cose paiono tutte finite, ne mancan molte e molte, che sopraggiungono impensate. E chi si riduce all'estremo in questi casi, ha infiniti dispiaceri; però quanto prima saranno fatte e ferme l'allogazioni di questa opera, tanto maglio sarà, e più sicuro.
E forse sarebbe ben fatto disaminare che persone ci sono, e vedere se e' ci è panno per tutti, o per che parte e per quanto tempo; e con questo governarsi; ed anco mancando se ne potrebbe provvedere di fuori. Et acciocchè l'E. V. possa vedere il panno che ci è, e con questa regola possa meglio giudicare e risolvere, ho fatto una nota di pittori, scultori e legnaiuoli che ci sono, che sarà qui appresso, avvertendo, che poche cose saranno di pittura che non abbiano accompagnato seco qualche cosa di scultura, e poche quelle di scultura che non abbiano bisogno d'un po' di pittura; ed anche bisogna aver rispetto al tempo.
E, quanto a' pittori, cominciandomi da Giorgio per conto del Palazzo, non solo quel che si aspetta alla sala tutta, ma ancora al cortile, e porta principale del Palazzo, ne possiamo stare a animo posato che tutto piglierà sopra di sè con quei maestri e giovani che ha, e con certi che ne aspetta, e ne saprà provvedere. E per esser questa parte un gran traino, leverà a questa impresa non piccol pensiero e peso.
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Giorgio Palazzo Palazzo
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