Nigi(115) di..., che fa gli armadi di Guardaroba, il Particino, il Crocino, Confetto, quei di Baccio d'Agnolo, che credo che abbiano due botteghe, quei de' Colombini, il Berna, Giovanni Moretti, e certi altri, che io non so i nomi, ma, per quello che intendo, saranno da XV compagni o più, talchè non ci sarà scarsità, o pur bisognando si provvederà.
E questo poco di discorso ho fatto di questi artefici, per mettergli così innanzi in una veduta, acciò più facilmente V. E. possa deliberare del quanto e del come, che secondo l'occasione degli uomini molte volte si accrescono e diminuiscono le imprese.
Ma fra tutte queste cose par necessarissimo, e credo che faciliterà ogni cosa, una persona desta e sollecita di giudizio ed amorevole, che come provveditore o soprintendente, o con altro nome, sollecitasse, vedesse fare, rivedesse il fatto e lo rassettasse, e pigliasse in consegna, desse l'ordine delle scritture, de' pagamenti, secondo che e' si lavorasse, e fusse tutto il dì, anzi a tutte l'ore, loro in sulle mani. E credami V. E., che altrimenti si ridurrà ogni cosa sul pellicino a avere a correre ed abbozzare, sì perchè la natura di questi artefici è tale, sì perchè, come egli hanno fermo un lavoro, parendo loro averlo già nella rete, e che e' non possa fuggire se nulla di nuovo dà loro per le mani (che anco eì ne cercano) non lascerebbon per nulla, parendo loro tutto mettere in avanzo; e se l'E. V. potesse per tre o quattro mesi accomodare questa impresa di Giovanni Caccini secondo me, non potrebbe dare in persona più a proposito, più sollecita e più atta a questo, e potrebbene star sicura che al debito tempo le cose sarebbono fatte bene, e non sarebbe da darsene briga o pensiero; ed anco non penso che le faccende sue ordinarie patissero, che son bene indirizzate, e vi ha un aiuto che può col suo ordine sodisfare e sopperire benissimo.
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