... A dì 2 di settembre, 1565.
LXIX.
D. Vincenzio Borghini a M. Domenico Mellini.
Io vi mandai parecchi giorni fa una parte dell'informazione degli ornamenti fatti per queste feste in 6 pezzi, che furono segnati con questi numeri 1, 2, 4, 6, 7, 9. Al presente mando il resto di tutta questa mia leggenda, che non so come meglio chiamarmela, ed a Dio piaccia che non sia ancor peggio. Or come ella si sia, io ve la mando in altrettanti pezzi, che sono seguati co' numeri 5, 8, 9, 10, 11 e 12, e come vedrete ho espresso il meglio che ho saputo il concetto mio, ma imperfettamente in quanto alla istoria, e senza ornamento alcuno, quanto alla disposizione ed alle parole, riserbando queste due cose a voi, ch'io, ho dettato la maggior parte stando a giacere in letto con certa indisposizione di rene che mi dà talvolta noia più ch'io non vorrei; ed avendo per l'altra detto quello che mi occorreva, non dirò più, se non che, se a messer Fabio Segni occorresse dare un'occhiata a questi miei scritti o a qualcuno di essi, siate contento lasciargliele vedere, che avendo a fare certi epitaffi, ancorchè abbia da me una certa informazione, ella non è tanto piena, nè tanto mostra ogni cosa come questa che mando a voi; e, per dirvi il vero, io fuggo la fatica e confido in voi, che questo non vi sarà molesto. Io credo avervi detto che e' potrà essere che qualcosa discordi da questi scritti, ed io sarò costì tra due giorni, che se nulla accadrà, potremo fermare tutto in due giorni, acciò non s'abbia più a star sospesi.
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Vincenzio Borghini Domenico Mellini Dio Fabio Segni
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