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      Io aveva pensato, se a voi piacerà, di pigliare un subietto che comprendesse la creazione de' Sommi Pontefici, con alcune azioni dei santissimi principi degli Apostoli, insieme mostrando che e nell'interiore e nell'esteriore, ed ora e sempre, fu governata la Santa Chiesa per divino spirito, e non per invenzioni e trovati umani, e che tutto quello che nella chiesa, e spiritualmente e corporalmente si esercita, è ordine divino, prima dato con la sua bocca a Moisè per figura della nuova legge, e per fare una preparazione e quasi lastricare la via a questa nuova, e vera e perfetta, la quale Gesù Cristo fatto uomo diede a' discepoli suoi, e col medesimo spirito ha retta sempre e governa ancora. Or, seguendo questo concetto, e lo spartimento che avete disegnato di fare, veggo che nel mezzo del cielo viene un bello ovato o quadro, come a voi parrà (chè a questo avete sempre a pensare e risolver voi). In questo io metterei la storia della Trasfigurazione di nostro Signore, nella quale, e per mostrare questa congiunzione delle due leggi, e come la imperfezione della vecchia, s'aveva a far perfetta e conseguire il suo vero fine nella nuova; congiunse insieme gli Apostoli suoi con il Legislatore ed un profeta della legge vecchia, mostrandosi e Signore, e datore e fine dell'una e dell'altra. Negli angoli della volta, nella quale, essendo fatta a schifo, par che di necessità vengano non un quadro, o un tondo solo, ma due ovati, quadri o bislunghi, come voi risolverete, farei due istoriette, l'una, cioè quella verso la testa della cupola, che rispondesse alle cose di Moisè e d'Elia, e l'altra, che viene sopra la facciata, una del medesimo Santo, che in quella facciata ha la sua istoria, cioè di S. Pietro, dove è la sua Crocifissione, ec., e così, sarebbono di ciascheduno due, e corrisponderebbono alle istorie che vengono loro sotto, e mettono in mezzo le due già dipinte di Michelagnolo, nelle quali, per ispedirmi da questa parte delle facciate, da una parte metterei quando il nostro signor Gesù Cristo dà le chiavi a San Pietro, per significare la potestà data a lui e suoi successori, col motto (se vi va parole, che a questo penserete voi del come e del dove): QUODCUMQUE SOLVERIS, ec.


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Primo
di Autori Vari
pagine 422

   





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