E sono andato pensando di pregare V. S. che mi favorisca impiegare la sua Musa in cantare le lodi della giovane di straordinaria bellezza verginale, oltre la statura naturale di donna. Č putta di quindici o sedici anni; di tanta eloquenza di parole, cosė cortese, e di bella grazia, ch'io non ho mai sentito, nč in scena, recitante di tanta grazia, movimenti e gesti cosė a proposito, e ne mando qui incluse le parole dette. Il poeta io non lo so; la prego a favorirmi di risposta; e mi perdoni se troppo ardisco, perchč confido assai, e pregherō la sua Musa a fare secondo il suo solito, e con affetto di cuore le bacio le mani. Di Bologna, il dė 15 di febbraro, 1617.
Il nome della Giovane č Angela.
Ricordar la misura del Cristo al naturale, e mandar la Carta di L. e B.
XCIV.
Lodovico Caracci al sig. don Ferrante Carlo.
Quanto mi abbia spiaciuto per una sua la gonfiatura del suo piede con un poco di febbre, non lo potria esprimere, e tanto pių aggrava il male a V. S. il non poter andare attorno per la pratica della sua lite, avendo li suoi contrari che non dormono; sebbene V. S. ha chi fa per lei con le dilazioni che si sono pigliate, come V. S. m'accenna nella sua. Io stava pure aspettando che V. S. arrivasse qua, e per questo non le ho risposto, pensando che fosse per partirsi; e se questa mia arrivasse in tempo della sua partenza, la prego, passando per Reggio, che non tratti nč preghi in alcun modo, nč con il sig. cavaliere Buosio, nč altri presidenti della santa Imagine di Reggio, e de' lavori che io potessi pretendere per le lettere scrittemi, essendo stato qua uno di cotesti signori presidenti, e avendo trattato con lui con pretesto di qualche risposta al suo arrivo, e non ho mai sentito nulla; e io pretendo di non farne motivo alcuno di preghi, che non mi manca che fare.
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