Del Borgo S>. Sepolcro, li 8 giugno, 1627.
CXXXII.
Giovanna Garzoni(188) al sig. Cav. del Pozzo.
Essendo stata favorita da V. S. in cotesta città, con giusta causa vengo con questa mia a farle sapere il mio arrivo in Napoli con buona salute, lodato sia il Signore, e farle sapere, come sono stata ricevuta dal sig. Vicerè con dimostrazioni di contento, e conseguentemente spero avere sodisfazione; non perciò mi devo scordare de' padroni, ed in questa conformità la prego a compiacersi di favorirmi in presentare l'inclusa alla sig. D. Anna(189), nella quale le significo il desiderio che nudrisco che mi tenga nel numero delle sue serve. Il di più lascerò alla gentilezza di V. S., col qual mezzo m'assicuro che la mia pretensione averà buon appoggio, dicendole di più, che ancora non ho dato principio a lavorare, e che al suo tempo non mi scorderò dell'obbligo che tengo a V. S., alla quale per fine desidero ogni contento. Napoli, 15 giugno, 1630.
CXXXIII.
Giovanna Garzoni al sig. Cav. del Pozzo.
Non saprò con parole significare a V. S. il favore singolare che per bontà sua si compiace di farmi, il che attribuisco a tanta sua gentilezza, per il che gli resto con quel maggior obbligo che posso; offerendomele all'incontro per sua umilissima serva, indegna di ricever tante grazie, et in risposta alle sua gratissime, le dirò brevemente come nella conformità già scritta, questo sig. Vicerè mi onora e favorisce fuora delli meriti miei, e spero che per l'avvenire S. E. farà il medesimo. Sento gusto della buona salute che V. S. mi significa che gode, quale prego S. D. M. gliela conceda col colmo delli meriti suoi.
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