Li studi e le buone osservazioni, o delle antichità o d'altro, non vi sono conosciuti in verun modo, e chi ha dell'inclinazione allo studio ed al far bene, se ne deve certo discostar molto. Ho fatto cominciare col mio disegno li stucchi e la pittura della galleria grande, ma con poca mia soddisfazione (con tutto che piaccia a questi......) imperocchè non trovo nessuno che secondi alquanto la mia intenzione, sebbene ne faccio li disegni in grande e in piccolo. Un giorno, se Dio mi dà vita, ne manderò a V S. il disegno, sperando con le veglie dell'inverno poterlo porre al netto. Ho posto al suo luogo il quadro della Cena di Cristo, cioè alla cappella di San Germano, ed è riuscito assai bene. Lavoro intorno a quello del Noviziato de' Gesuiti: è opera grande, e contiene quattordici figure maggiori del naturale, ed è quello che bisogna finire in due mesi, essendo costretto per questo rispetto a rimettere la partita del suo Battesimo di Cristo alla prima comodità. Io spero nella bontà ed infinita cortesia sua, assicurandomi che ella mi scuserà, ec. Monsù de Chantelou e monsieur de Cambrè la riveriscono di tutto cuore. Di Parigi, 20 settembre 1641.
CLXI.
Niccolò Pussino al Commendatore Cassiano del Pozzo.
Ho ricevuto la sua cortesissima del 31 agosto insieme con quella del sig. Carlo Antonio(201). Rendo all'uno e all'altro infinite grazie de' segni continui ch'io ricevo del loro amore. L'obbligazione che le professo, è infinita, e mi stenderei più alla lunga nel ringraziarla, ma una lettera venutami dalla parte di monsù Chantelou con due copie di Raffaello, ch'egli m'ha ordinato d'inviare a V. S. ill., non me ne dà il tempo, essendo per partirsi il corriere.
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