Di Parigi, 9 maggio, 1642.
CLXX.
Niccolò Pussino al Comm. Cassiano del Pozzo.
Scrivo questa a V. S. illstriss per notificarle che questa mattina ho consegnato in mano propria di monsù Carlo, maestro di casa dell'eminentiss. cardinale Mazzarini, conforme alle due lettere di V. S., la prima del 14 marzo e la seconda del 12 aprile, li due quadretti, quello di V. S., che è un Battesimo di Cristo composto di tredici figure principali, e l'altro di tre figure, cioè della Madonna, che tiene in grembo il Bambino ignudo, e di san Gioseffo stando a giacere in una finestra. L'uno e l'altro quadro è sigillato col mio sigillo sul dorso, e incassati diligentemente in una cassetta di legno ricoperta di tela incerata, et involta con funicella: la soprascritta è in una carta sul coperchio inchiodata, e poi incerata sopra li chiodi, e nelle due teste della cassa vi è il mio sigillo in cera di Spagna: sopra l'istessa tela incerata vi è la medesima soprascritta, che dice semplicemente: All'illustriss. sig. cavalier dal Pozzo, in Roma. Questi sono li contrassegni, per i quali potrà V. S. riconoscere il tutto. Il suddetto monsù Carlo non ha voluto niente per il porto, anzi mi ha promesso d'inviar la suddetta cassa gratis, sicuramente, con l'occasione d'un ritratto e certe canne d'India che il sig. Gabriel Naudet manda all'eminentiss. cardinal(207) Antonio. Il tutto si manderà in Arles, e quando il cardinal Mazzarini passerà in Italia, sarà questo involto con le sue robe. Iddio voglia che sia presto, e che ogni cosa riesca bene.
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