Chi non vede che tal macchia non può in alcun modo penetrare, ma solamente spandersi nella superficie? Quindi egli trasse il segreto di colorir il marmo tanto mirabile, che diede al sig. cavalier Francesco Vanni. Ma se egli veramente aveva ritrovato questo segreto, perchè non lo messe in uso quando fece la sepoltura nella chiesa di Santa Maria della Scala al tempo del signor cavalier Agostino Chigi, rettore dello spedal grande? E pure vi ebbe a fare il ritratto del Beato Sorore, istitutor di quello, ad alcune teste di morti, ed altre cose cavate dal disegno del signor cavalier Ventura Salimbeni. Dove, oltre i tratteggiamenti fatti alla Mecherinesca, poteva aggiugner l'ombra con la sua nuova invenzione di tingere il marmo. Non sarebbe questa forse stata esquisita opportunità di fare acquisto di credito maggiore? E 'l Francesino, quando fece nella stessa maniera la testa d'un serafino nell'ornamento della sepoltura delle monache dello spedal di Madonna Agnesa, detto altramente di san Niccolò in Sasso, perchè non si servì del suo segreto dello intenerire il marmo, per dare un saggio della nuova invenzione? Io per me credo che il Cortonese non l'abbia fatto, non essendo sicuro che fosse per difendersi lungo tempo dal continovo consumamento cagionato dal camminarvi frequentissimamente sopra, conoscendo la tintura non penetrare oltre la superficie. Il Francesino non si valse della invenzione forse perchè non ne aveva fatta la prova. Onde mi risolvo a concludere, che tali segreti non penetrassero più oltra della superficie.
| |
Francesco Vanni Santa Maria Scala Agostino Chigi Beato Sorore Ventura Salimbeni Mecherinesca Francesino Madonna Agnesa Niccolò Sasso Cortonese Francesino
|