Se Maestro Ascanio tornasse in vita, il condurrei nella cattedrale di Siena, e li direi che prendesse i migliori occhiali che si trovassero, e con essi guardasse bene il detto pavimento, che vi troverebbe il chiarissimo segno delle commettiture delle pietre. Io insieme col signor Tommaso scultore, suo affezionatissimo, esaminato molto bene il pavimento del duomo, mi son confermato nella mia opinione. Vi ho veduti espressamente i segni delle commettiture delle pietre postevi per l'ombre o per le mezze tinture; cagione, che l'ombre vi appariscono terminate fra 'l marmo e la pietra bigia. Se i marmi fossero stati colorati, come pretendeva il Cortonese, non vi apparirebbe terminazione alcuna. Chi avesse tinto il marmo vicino alla parte chiara, l'averebbe colorito più dolce e sfumato, come si usa ne' disegni nel dar l'acquarelle. Vi apparisce il contrario. Però dunque concludo, la tintura de' marmi di questi così belli ingegni esser una gran mellonaggine, e tanto più grossa, quanto più vi stanno ostinati, non si accorgendo essere in pelle in pelle.
Mentre praticavo con la b. m. del signor Vanni, di cui sono stato discepolo del disegno, e conversavo con lui; poi applicandomi agli studi della filosofia e della medicina co' suoi famigliari, non udii già mai far alcuna menzione di tal segreto. Nè l'opinion dello Scarpellino da Cortona mi potette mai persuadere a crederlo. Accade l'istesso della commettitura dell'ombre, che de' lumi. Il Beccafumi nel quadro dell'Abramo s'ingegnò formare un perfetto chiaroscuro con l'ombre tratteggiate con le mezzetinte e co' lumi, e il tutto eseguì con opera di commesso.
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