Io non ho altro da dirle sopra ciò. Se è conforme all'aspettazion sua, ne prenderò gusto, altramente mi scusi, ed accetti 'l buon animo.
Le invio l'inclusa Iscrizione, fatta sopra la morte del Duca di Guisa, accaduta in Cuneo nel suo ritorno dal bagno, come avvenne a Pandolfo Petrucci tiranno di Siena, il quale, tornando dal bagno, morì nello spedal di san Quirico. Qui facendo fine, che veramente ne sarebbe tempo dopo tanta lunghezza, le bacio le mani, pregandole da Dio il conservamento d'ogni sua felicità. Di Siena, il dì 13 d'ottobre, 1640.
CLXXXVII.
Salvador Rosa a Gio. Batista Ricciardi(223).
Si conosce che voi avete indisposizione negli occhi, mentre giudicate sì male della pittura. Povero Albano, che quando crede d'esser giunto nell'ultima perfezione dell'arte, il Ricciardi, vedendo una sua pittura, dice non aver visto mai peggio. Or va: cambia un paesino piccolo di mia mano per un quadretto d'un uomo così famoso, con isperanza che il Ricciardi, come non professore di pittura, e come poco sano degli occhi, non solamente l'avesse a non disprezzare, ma in qualche cosa a piacerli! Bisogna stare in cervello, perchè voi ne sapete più di me. sig. Metrodoro mio, savio e gentile. Ma che non vi piacciano le tre farfalle, o quest'è troppa severità, qual io confesso non intenderla, e per questo parleremo d'altro, rimettendomi in tutto e per tutto al vostro gusto, giacchè vi veggo così lontano dall'opinione che la maggior parte hanno di questo uomo. Un'altra volta vi prometto di non cascare in quest'errore, giacchè mi dite di stimar più le cose mie.
| |
Iscrizione Duca Guisa Cuneo Pandolfo Petrucci Siena Quirico Dio Siena Rosa Gio Ricciardi Albano Ricciardi Ricciardi
|