Con altra occasione vi perverrà nelle mani.
Per sodisfarvi circa a quel pinx. delle mie carte, ve l'ho messo per mia cortesia, e per far credere ch'io in tanto l'ho intagliate, in quanto l'avevo dipinte, ma la verità è che dall'Attilio(236) in poi, tra le grandi, e del Democrito, e Diogene della scodella, fra le mezzane, nessun'altra è stata da me colorita, nè è stata bastante una fantasia come quella de' Giganti a movere la voglia a nessuno di vedersela colorita. A questo proposito averei occasione di scrivervi una bibbia, non già sacra, ma scomunicatissima; non lo fo perchè così mi detta la generosità del mio animo, e della mia forse non dannabile superbia. Oh quanto siamo tenuti alla scuola degli Stoici, i quali ci hanno insegnato un'efficace medicina per alcune umane difficultà.
Le dedicatorie, o latine o volgari, ci devono importar poco; con tuttociò procurerò di sodisfarvi.
Vi mandai per l'ordinario passato la licenza domandatemi; averei caro che vi giugnesse sicura. Quella vostra particolarità (così vi fussimo noi), parlando della Valtellina, mi ha pieno di amaritudine, avendomi fatto ricordare delle divine solitudini di Strozzavolpe, ch'ogni abitato luogo è nemico mortal degli occhi miei.
Per sollievo del mio animo vado meditando qualche viaggio: se succederà in ciò risoluzione nessuna ve ne darò parte; caso che no, svanirà con gli altri miei castelli in aria.
Del resto vi prego a comandarmi, ed a credere ch'io non ho di vivo e di tenace nella mia memoria e nel mio cuore che 'l vostro affetto, e l'obbligazioni che professo alla signora Lucrezia, la quale in compagnia d'Augusto vi reveriscono, ed io di cuore v'abbraccio.
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