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      E se alcune della sopraddette cose ad alcuni paressero impossibili ed infattibili, me ne offero paratissimo a farne esperimento nel vostro parco, o in qual luogo piacerà a vostra eccell., alla quale umilmente, quanto più posso, mi raccomando, ec.(237)
     
     
      II.
      Leonardo da Vinci al Luogotenente messer Girolamo Cusano.
     
      Io sospetto che la mia poca rimunerazione de' gran beneficj che ho ricevuti da V. E. lo abbiano alquanto fatto isdegnar meco, e che per questo sia, che di tante lettere scritte a vostra signoria io non ho mai avuto risposta. Ora mando costì Salai per far intendere a vostra signoria come io sono quasi al fine del mio litigio, che ho co' miei fratelli, e come io credo trovarmi costì in questa Pasqua, e portare con meco due quadri di due Nostre Donne di varie grandezze, le quali son fatte pel cristianissimo nostro re, o per chi a V. signoria piacerà. Avrei ben caro di sapere alla mia tornata costà dove avrei a stare per la stanza, perchè non vorrei dare più noia a V. signoria, e ancora avendo lavorato pel re cristianissimo, se la mia provvisione è per correre o no. Io scrivo al presidente di quell'acqua che mi donò il re, della quale non fui messo in possessione, perchè in quel tempo n'era carestia nel naviglio per causa de gran secchi, e perchè i suoi bocchelli non erano moderati; ma ben mi promise che, fatta tal moderazione, io ne sarei stato messo in possessione. Sicchè io riprego V. signoria che non le incresca, ora che tai bocchelli son moderati, di far ricordare al presidente la mia espedizione, cioè di darmi la possessione di detta acqua, perchè alla venuta mia ispero farvi su strumenti e cose che saranno di gran piacere al nostro cristianissimo re(238).


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Primo
di Autori Vari
pagine 422

   





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