Pertanto, al mio parere, non vi vorrei per modo alcuno piedestalli, ma farei le colonne di tal grossezza e larghezza con le loro debite distribuzioni, come comporta la buona e ben intesa architettura, o vogliansi fare quadre, o tonde o a facce, come più viene, a proposito, riportandomi sempre al parere de' più periti.
Circa il tempio sotterraneo e coro ed altar maggiore, per essere cose che mi bisognerebbe essere in sul luogo, non posso darne il mio intero parere. E perchè V. S., per quanto comprendo per i suoi disegni e scritti, mi pare sia capacissima, e conosco che va di buona mossa, mi riporterei al suo buon giudicio. Questo ben dico, che il fare i pavimenti a pendio mi pare una cosa mostruosa e fuori di ogni ragione; il che è quanto le so dire.
Restami a ringraziarla della buona opinione che tiene di me, forse di gran lunga maggiore che non sono i meriti miei, ed anche dell'amorevole confidenza; di che per l'una e per l'altra glie ne resto obbligato. E con questo, per quel poco che io vaglia, me le offero e raccomando. Di Capriola, alli 28 d'agosto.
XIII.
Di Giorgio Vasari al Magnifico messer Martino Bassi.
Ho veduto quanto si richiede per i vostri disegni e scritti, ed in somma vi dico che tutte le cose dell'arte nostra, che di loro natura hanno disgrazia all'occhio, per il quale si fanno tutte le cose per compiacerlo, ancora che s'abbia la misura in mano e sia approvata da' più periti, e fatta con regola e ragione, tutte le volte che sarà offesa la vista sua, e che non porti contento, non si approverà mai che sia fatta per suo servizio, e che sia nè di bontà, nè di perfezione dotata.
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