Tutte le pareti, siccome le diceva, sono dipinte con diverse storie dai più celebri pittori toscani del quattordicesimo secolo, al quale va l'arte debitrice dei grandi progressi che poi fece due secoli dopo. Ed entrando pel principale ingresso si veggono a sinistra tre storie in alto di quel Simone Memmi, tanto lodato da Francesco Petrarca, per aver fatto il ritratto di Madonna Laura, e sotto tre altre storie del nostro fiorentino Antonio, detto il Veneziano, per avere lungamente dimorato in Venezia, le quali tutte rappresentano sei de' principali fatti della vita di s. Ranieri. Succedono a queste sei storie delle gesta de' SS. Efeso e Posito, fatte da Spinello d'Arezzo, che doveva essere veramente un eccellente dipintore. Le seguenti storie di Giobbe appartengono al ristauratore della moderna pittura, maestro Giotto, ma sono in tale stato di deperimento, che conviene supplire colla mente a ciò che gli occhi più non possono vedere. I due quadri rappresentanti la regina Ester si dice che siano belle opere del Ghirlanda da Carrara, intorno al quale artefice, appartenente ad una sua città, è giusto che dalla munificenza di V. E. si cerchino nella sua patria quelle memorie che possono illustrarne la vita. Si dice che vi fossero pitture ancora di Vittore Pisanello, che adesso più non si trovano; ma si conservano in vece in buonissimo stato quattro storie rappresentanti la Creazione del Mondo di quell'Amico Buffalmacco non meno famoso per le sue opere di pittura che per le sue facezie descritte da Giovanni Boccaccio.
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