La vita del gran Tiziano Vecellio, pittore e cavaliere, scritta fedelmente da gentiluomo studioso delle opere sue, ho voluto indirizzare a vostra eccellenza, sì perchè vi serva per attestazione, benchè lieve, dell'infinita mia osservanza, come perchè non poteva meglio onorare la memoria del suddetto Tiziano, dal cui sangue io derivo, che con il regio nome di lei, come quella che non solo nella Gran Brettagna riesce di stupore, ma nell'Italia tutta; e particolarmente in Venezia si è fatta conoscere di tanta prudenza, che il re medesimo della suddetta Gran Brettagna, e l'eccellentissimo senato, quegli con regie lettere, e questi con pubblici decreti e favori, soliti a farsi ai regi, l'hanno onorata. E tanto più doveva dedicarla a V. E. per lo studio particolare e gusto ch'ella, e gl'illustrissimi ed eccellentissimi signori suoi figliuoli hanno posto e pongono nello studio della pittura; da che si vede quanto brami di ridurre i predetti suoi figliuoli, qual è l'illustrissimo ed eccellentissimo signor conte d'Arundell e Surrey, ec., suo marito, gran consigliere della Maestà d'Inghilterra, gran maresciallo di quel regno, e cavaliere dell'ordine regio della Giarrettiera, ec. S'aggiugne ancora che io tanto più doveva dedicarla a V. E. per la stima che il detto illustrissimo ed eccellentissimo suo marito ed ella fanno delle opere di Tiziano; delle quali sono copiosamente ornate le sue famosissime gallerie; e per quell'onorato testimonio che si è degnato quel signore illustr. ed eccell. di fare delle mie fatiche di pittura, che da un suo gentiluomo italiano gli sono state portate in quel regno.
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