(79) La Vita del Cellini fu stampata in Napoli quantunque sotto la data di Colonia. Fra le varie edizioni se ne conta una impressa in questa Tipografia l'anno 1805 in due volumi in 4, che è interamente esaurita. Nota dell'Edit. e Stamp.
(80) Il Vasari, part. 3, c. 129, dice di Raffaello: Ma datosi poi a una certa vita più da filosofo che da scultore, ec.
(81) Confronta con quello che ne dice il medesimo Vasari nello stesso luogo: Ma l'esser egli troppo buono e rispettoso, fuggendo le noie e contentandosi di quel tanto che aveva la sorte provveduto, ec. E in effetto, dopo aver lavorato in Firenze e in Roma, si ritirò a Orvieto.
(82) Scultore bravo, di cui è la statua di Leon X nel coro della Minerva.
(83) Pittore eccellente bolognese. Vedi la sua Vita nel Vasari e nel Malvasia.
(84) Forse è quel Presepio copiosissimo di figure, che fu intagliato dal Bloemart.
(85) Intende della bellissima Galatea dipinta a fresco nel Farnesino alla Lungara, intagliata in rame da Marcantonio e da altri. V. Bembo, lib. 9, lettera 13, scritta a nome di Lion X.
(86) Angiolo Bronzino, pittore e poeta.
(87) Le Stinche è in Firenze una prigione dove si chiudono i debitori che non pagano.
(88) Pellegrin Tibaldi e Nicolò dell'Abate, eccellentissimi pittori.
(89) È dipinto nella stessa tavola.
(90) Tavola di Raffaello in S. Gio. in Monte.
(91) Intende alla maniera del Coreggio.
(92) Antonio, Allegri, nome del Correggio, il quale fu sempre povero e disgraziato, nè mai fu conosciuta la sua eccellenza.
(93) Duomo di Parma, dove è la cupola dipinta dal Correggio.
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