In Mantova, 1558, in foglio.
(243) Cioè vocaboli greci usati comunemente dagli architetti latini.
(244) Deve intendersi per questa strada il giro della cornice, che nelle chiese grandi è del dovere che, per maggior comodo, sia libero da per tutto.
(245) Allude ad un'imagine della Vergine che al presente conservasi sull'altar maggiore di s. Lorenzo, in Milano, la quale era stata dipinta sopra un muro della vecchia strada della Vetra, e che non molt'anni dopo terminato il tempio fu trasportata nel più degno luogo del medesimo il 29 giugno del 1626, a motivo de' miracoli che si dicevano per la medesima operati. L'architetto, prevalendosi della vociferazione, forse artificiosamente divulgata, che il Mazzenta volesse edificare la tribuna a sue spese, non lasciò di fargli sentire che, essendosi fatto il restante colle pie liberalità de' fedeli, mossi dai miracoli operati per intercessione della Vergine, non sarebbero venuti meno i mezzi per l'innalzamento della tribuna; la quale facendosi in vece a sue spese, è dovere che si eseguisca a suo piacimento e senza i disegni e l'esistenza dell'architetto che n'era stato incaricato; onde il Bassi poteva dire al Mazzenta, che doveva essere uno de' più caldi e fervorosi di voti di quella immagine, che la fabbrica di s. Lorenzo era stata portata a quel termine mediante le grazie di M. V.
(246) Filippo Brunelleschi, che voltò la cupola di s. Maria del Fiore.
(247) Francesco Marcolino, stampatore di Venezia, ed uno de' compari dell'accademia di Tiziano, dell'Aretino e del Sansovino.
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