Ringrazio di nuovo VS. delle cortesissime offerte fattemi di danari. Aggiungo questo a tant'altri obblighi che ho con VS. Non li accettai, se veniva il caso del ritorno, avendo fatto conto valermi di dugento scudi che ha ordine pagarmi il signore ambasciatore di Bologna per conto di una tavola che faccio per Francia. Supplico VS. continuarmi nella sua solita grazia, e col farle riverenza le bacio le mani. Di Roma, a dì 19 agosto, 1627.
XI.
Gio. Lanfranco all'illustre Signore Castaldo.
Illustre signor mio, Per l'ultime sue, al solito amorevoli, e a me fuor di modo carissime, conobbi il desiderio grande che vostra signoria teneva di aver qualche nuova pittura di mia mano. E perchè la volontà mia prontissima a compiacervi vorrebbe pur dimostrarvi con qualche effetto segnalato che il signore Gastaldo fosse avvantaggiato fra i tanti, e tanti altri suoi signori, non potendo mandargli maggior dono, si ha risoluto indirizzargli una sola innamorata, la quale aveva. Contempli ora il bel giudicio di VS. quel poco di fiato che sa distenderà il mio pennello, quando ha suggetto che gli piace, e opera per personaggio illustre.
XII.
Salvator Rosa al dottor Gio. Batista Ricciardi.
Col P. Cavalli è stata V. S. servita nella conformità che desiderava; resta ch'io la sodisfaccia circa le sue curiosissime domande.
Primieramente, la misura dell'Attilio sono braccia quattro di lunghezza, e poche dita di più; e di altezza due e mezzo poco più. Il regalo che ne riportai furono cento piastre sotto una forma di cacio parmigiano, mandatemi in una canestra.
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