Di detto quadro n'ho trovo più volte cento doble, e se l'avessi a dipignere adesso, non lo farei per meno di quattrocento scudi(12).
Di quello delle streghe, la sua lunghezza sono braccia due e un quarto, e allo uno e mezzo poco più. Il suo regalo furono quindici doble, e sono ormai venti anni che lo feci. Di questo, ogni volta che il signor Rossi se ne avesse voluto privare, gli potevano entrar nelle mani quattrocento scudi; ed una volta gliene furono offerti cinquecento; ed io gli ho fatta la profezia, che dopo me sarà in prezzo di mille scudi, atteso che trapassa i segni della curiosità, e come tale si mostra dopo tutte le cose, e sta coperto col taffettà; ed ecco sodisfatto alla vostra curiosità con la confidenza dovuta.
I Giganti e l'Edipo non son stati da me ancora dipinti; il resto sì: è benvero ch'ho pensiero una volta dipingerli, se mi verrà fatto.
L'ambasciator Priuli, mentre stette in Roma, prese da me tre Tele, una grande e due mezzane, ed un'altra commesse da Parigi, che sono al numero di quattro con un'altra piccola. E quest'è quanto VS. desidera saper da me. Aggiungo a questo che qui non capita Francese, che si diletti di pittura, che non procuri d'aver qualche cosa del mio.
Intorno alla salute, me la vado passando al meglio che sia possibile, e, come vi scrissi, mi bisogna fuggire il freddo. L'andare a Venezia non so se mi potrà riuscire: basta, mi rimetterò al destino. Vi prego con tutto il cuore riverirmi il signore Minucci, signor Signoretti, e signor Cordini; mentre voi salutano, con quell'amore che vi si deve, la signora Lucrezia ed Augusto, ed io v'abbraccio di tutto cuore.
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