Da un'altra mia VS. averà inteso la causa della tardanza di questa presente relazione. Si calò il quadro dell'Adultera, e si messe a un lume che si sarebbe scorto gli occhi alle pulci, ma (giacchè ho da parlare con ogni libertà) con tutto ciò l'occhio mio non è sì acuto che sappia distinguere se è originale, ovvero copia, sebbene da molti sarà giudicato originale, per lo strapazzo del pennello che vi si scorge; ma da' più sottili investigatori, o (come si suol dire) più stitici, porterà sospetto di copia, per qualche durezza che si scorge in alcune teste, ed altre cose. Del resto, signor Ciro mio (mi perdoni, se mi fo troppo familiare), parlando ingenuamente, secondo il mio poco intendimento è un colorito di grandissima mia sodisfazione, ed un'armonia di squisitissimo gusto: dipinto poi con quella maggior facilità che possa conceder l'arte; e con tal purità rappresenta il vero, che pare la verità istessa, particolarmente quando uno ci si mette alla giusta distanza, e che ci sia gran lume; a segno tale che me ne sono talmente invaghito, che bramerei l'occasione di avere a farne una copia, se al presente non fussi in altro occupato. Tra l'altre cose c'è la Femina in piedi di bella attitudine, con un'aria di testa, che si conosce una fisonomia d'adultera ed ingorda; e non come fanno alcuni che, rappresentando la medesima istoria, fanno la medesima fisonomia come di quelle che vanno alla morte per la lor troppa castità. Oltre la detta femina, (che non la giudico altro che originale) c'è la testa di un giovane che ha in capo una berretta circondata di spennacchi bianchi che fa sbattimento con la detta faccia che è dipinta con tanta morbidezza e facilità che altro che il maestro non la può avere fatta.
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Adultera Ciro Femina
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