E poi sono due autori Coreggio e Paolo che mi bisognerebbe sacrificare molti sospiri. Da questo medesimo Argoli ho visto l'Adultera su l'andare Tizianesco, ma meno morbida, con molte mezze figure, in tela di sei o sette palmi per traverso, buona pittura di Rocco(53) Marcone veneto; e quasi dell'istessa misura il Samaritano che medica di ferito, di Giacomo Palma giovane, il meglio quadro che di quest'uomo abbia visto per colore e per disegno; ma questo credo che lo piglierà un Prelato, perchè gli accompagna una medesima istoria del Tintoretto maestro del medesimo Palma; ma però io non m'ingerirò in questa compra per l'istesse cause di vivacità, giovane, centinaia.
Ma se VS. ill. vuole fare spesa di pitture, ed è sì amico del signor Andrea del Rosso, tratti con lui, che n'ha una stanza lasciatagli da un debitore. La Susanna, quadro grande di figure al naturale, sta segnato per Tiziano. Io lo credo di Luca Cambiagio. Una Madonna bella con putto e testine d'angioli, nell'inventario per di Agostino Caracci, a scudi 120, se non erro, è di Giulio Cesare Procaccino, ed è quadro di tre palmi o poco più o meno, e mi piace per esser mio paesano. V'è poi un altro pezzetto di molte figure, misura circa a 4 palmi, che bisognando lo farò calare per vederlo da vicino, ed è di tremendo stile di Bartolommeo Schidone scolaro d'Annibale Caracci. Ora suona la tavola: non posso più stare al tavolino, nè posso finir la lettera. La mia prima pittura con VS. ill. sia questo sbozzo in furia. Roma, 9 febbraio, 1704.
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