Se non fosse che io ho gran impegno per monsignor Marchetti(62), direi che VS. ill. mi comandasse di provvederla di pitture di Raffaello, del Coreggio, o Tiziano, o altri pittori eroici, poichč poco diletto io mi son preso con questi paesisti e bamboccisti (nobili in classe pedestre). Bene poi č vero che d'autori d'altra classe primaria non ne capita ogni giorno, e quando capitano, conviene preferire il principe, e senza licenza non moverli di luogo; nč a me pių conviene star in queste diligenze. Perciō il mio desiderio sarebbe che VS. ill. avesse qui persona di sua confidenza, cui desse incumbenza d'andar in busca di pitture di suo genio, con che sentisse, prima di stipulare, il mio parere, ma non ne facesse altro capitale se non per uno di pių; e cosė VS. ill. mi spenderebbe per quello che valessi come voro, ec. Roma, 28 febbraio, 1704.
XLVII.
Sebastiano Resta al sig. Cavalier Francesco Gabburri.
S'č trovato per fine dal sig. Antonio Axer dove stanno 10 o 12 paesi di monsų Giacomo(63) Hees, alias Afftruck, che vuol dire trucco a resto. Non si dice de Hus, come scrive VS. ill., ma de Hees, che vuol dire d'Hassia.
Questi paesi dunque di diverse misure, di tela da imperatore, di 3 palmi, di 4, di testa e di mezza testa, gli ha il sig. ab. Mellini(64), nipote del fu cardinal Mellini, e nipote per madre del sig. Maffeo Capponi, mio individuo amico e padrone, quando viveva. Queste cose le faceva fare senza di me, perchč io non mi dilettavo gran cosa di queste moderne vaghezze minute, dove tutti gli altri quadri antichi, massime ne' primi anni, me gli faceva tutti passare sotto gli occhi.
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