Dico, che senza numerare nč stampe nč disegni, li quali ascendono a migliaia, che sono in cinque cartellone, due altre cartelle pių piccole, e due cassette piene numer. 34 disegni incominciati de' primari maestri, principiando da Michelagnolo a Pietro da Cortona; una delle cartellone č de' disegni de' pių eccellenti pittori, tutti conclusi e conservati: le due cassette che sono pių centinaia tutti disegni, schizzi e pensieri di buoni pittori: le stampe sono tutte le gallerie di Roma, logge di Ghigi, Borghese, del Vaticano, di S. Pietro; molti libri del Potre, molti di Perelle: tutta l'opera di animali di Berghem, di Vischer, un opera del Gesuita Borgognone di battaglie, di Gio. Miele, Michelangelo Cerquozzi, Gio. Baur, Gimignani: tutte l'opere grandi e piccole del Tempesta, tutta l'opera di Venezia, li paesi del Guercino, parte de' Caracci: li due libri del Baur, le battaglie di monsų Guglielmo: tutti li fogli de' primi pittori che si stampano in Roma: l'opere tutte di Pietro da Cortona, buona parte dell'opere del Callotti, di Stefanino, i vasi di Polidoro, ed infinite altre stampe; li cento ritratti di Vandic, la notomia del Genga, ed altro, ec., senza notare il tutto, l'ho dato per cento scudi. Sia questo di riprova a VS. ill. della mia facilitā. Il poco tempo che ho nel far note di disegni e di stampe, che portano seco pių tempo che qualsivoglia galleria. Intanto ne faccia un poco di scandaglio, e poi ci rivedremo. Casa, 16 marzo, 1713.
LI.
Antonio Balestra(67) al sig. Cavalier Francesco Gabburri.
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