Tutte queste cose io le dico, perchè vorrei pur servirla in tutto ciò che ella può adoprarmi; ma in genere di questi quadri, non posso, quando essi non fossero per trasmettersi in Venezia.
In questo punto son onorato di ricevere da S. A. R. il libro che egli fece mettere alle stampe, degli Amori di Dafne e di Cloe, con le stampe disegnate di sua mano dai quadri che egli medesimo dipinse, e che io vidi ed ammirai nella galleria di Versailles; li quali rami di suo ordine poscia furono dorati per rendere più prezioso e più raro il detto libro, il quale riposi, e sarà l'ornamento più singolare del mio gabinetto.
Se l'amico di Duseldorf si risolvesse di mandare il quadro del Parmigiano, quando ricusasse di trasmettere tutti gli altri quadri insieme, egli sarà ben venduto, quando che sia originale; nè meglio congiuntura di questa nelli tempi presenti attendere si deve. Io sono, ec. Venezia, 27 novembre, 1723.
LXI.
Marco Ricci al sig. Cav. Gabburri.
Supporrà VS. ill. che la mia lunghissima villeggiatura abbia toltomi la rimembranza di quei rispetti che giustamente io devo alla sua cospicua e benignissima persona. La sola speranza di averla ad ubbidire con li due disegni fatti a lapis nero, e lumeggiati a biacca, è stato il motivo solo del mio lungo silenzio; e questi già sarebbero in pronto, quand'io stesso avessi potuto rubar il tempo a tant'altre mie occupazioni, e precedenti impegni di somma mia premura. Suppliranno per ora le tre stampette ch'io le rassegno, a condizione che ella degni usar meco la solita sua ingenuità, e dica liberamente s'io debbo abbandonar per sempre mai l'intaglio, o se proseguir lo debbo con isperanza ch'una più lunga pratica della mano e dell'acquaforte possa farmi esigere il dolce compatimento dalla modestia de' signori intelligenti.
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