In questo son per riportarmi interamente alla sua precisa cognizione, sicuro che ella mi parlerà e senza adulazione che a molti piace, e senza scoraggimento che ammazza. L'associazione dei signori fratelli Zucchi sempre più va lenta, e sin ad ora nessun degli associati ha pagato un soldo. Il difetto nasce dalla mano del disegnatore infedele e manierato, e quel che peggio è, che qui non v'è alcuno che sia capace di questa fatica. Ogni scolaro opera su lo stile del suo precettore, ed il gusto del disegno moderno e in ogni paese tutto diverso dall'antico greco e romano. Tal si vede nelle stampe che son disegnate ed intagliate in Roma. Onde se Roma non sa produr un ottimo disegnatore, avendo gli occhi ognor sopra il giusto Raffaello, e sopra le più singolari statue antiche, come potrem qui noi sperar di conseguir con onore un'operazione di tanto impegno, se non sanno che l'opere di questi nostri maestri coloritori, Tiziano, Tintoretto, Paolo e Bassano, ognun lontanissimo dallo stile che ora si ricerca per perfezionare questa fatica? In quanto all'intaglio, son per credere che poco meglio far si possa quivi ed altrove, essendovi, a mio parere, e tutta la finitezza che si ricerca, e tutta la leggiadria e tutto il sapere, e per gli andamenti de' tratti e per il chiaroscuro. Per maggiormente incalorire questa giacciata associazione vogliono questi signori Zucchi far un manifesto, di voler, prima di far soscrivere alcuno, metter alla luce altre sei stampe, e con questa idea sperano di giunger a buon fine.
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