Io non ho cognizione de' banchieri di Firenze, ma per mezzo di questo signor abate Franchini potrò rimborsarla di quel poco che spenderà per me. In contraccambio io le offerisco di fare altrettanto per VS. ill. e per li suoi amici.
Io non ho notizia di quadri di Raffaello, che siano in Firenze, se non di quelli del Granduca. Quelli che possono essere in case particolari, possono esser dubbi, se non sono nominati dal Vasari, ch'è stato diligente in farne menzione nelle Vite de' pittori. Seguitando l'idea che io mi son fatto della impresa di VS. ill. della descrizione della galleria del Granduca, io suppongo che questo principe le donerà le tavole già intagliate, e che ella seguiterà a fare intagliare il rimanente con tutte le statue e busti e altre anticaglie, come anche le medaglie e pietre intagliate; onde v'impiegherà tutti gl'intagliatori in rame che potrà trovare; perciò sarebbe un farle torto a toglier il Mogalli(96) e Teodoro. Mi preme troppo che si compisca la sua opera, e però sarebbe un abusarsi della sua cortesia, con cui me gli offerisce obbligantemente per intagliare i disegni di quei quadri che io l'ho pregata a farmi disegnare, e che io farò intagliar qui. La mia opera, il cui profitto dee andar tutto a pro degl'intagliatori, impegnerà molti giovani istruiti nel disegnare a mettersi a incidere per aver parte in quest'opera, che sarà vasta e può impiegare una cinquantina d'intagliatori e più, se si metterà in esecuzione.
Io la ringrazio del catalogo delle stampe cavate da' quadri del Granduca.
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