Ma un lungo viaggio che io ho fatto in Savoia, e l'aver prese certe acque che escludono assolutamente il commercio delle lettere, son le cagioni di questo indugio. Io ho ammirato la fertilità dello spirito di questo gentiluomo che ha composto questa canzone, dove non ho trovato niente d'iperbolico nella pittura che egli vi fa del cavalier Gabburri. In tutto il resto egli si è presa una licenza(100) permessa ai poeti, quando vogliono inalzare sino a cieli l'eccellenza di qualche buon maestro nelle arti e nelle scienze. Quanto ai quadri, io vi dirò naturalmente che ei son buoni soprattutto in riguardo al colorito, ma che vi sono alcune piccole inavvertenze, e che si è qualche poco allontanato dal pensiero stabilito tra noi. Per esempio, nel Cincinnato non vi è l'aratolo, che avrebbe fatto un oggetto pittoresco. La capanna dove sono la sua moglie e i suoi figliuoli, appena apparisce nel quadro, benchè questa sia parte dell'istoria, ed io sono stato molto senza avvedermi che ella vi fosse. Cincinnato era un vecchio molto venerabile, che era stato consolo, e di già aveva comandato le armate con riuscita celebre. Bisognava dargli quest'aria d'uomo grande, benchè egli si fosse ritirato, in luogo di farlo un buon campagnuolo. E se il pittore si fosse ricordato di molte cose che io gli dissi, averebbe messo nel séguito degli ambasciadori qualche mezza testa nel quadro che facessero un gruppo, e soprattutto cresciuto il numero de' littori co' fasci; perchè questa era una distinzione che caratterizzava i dittatori, i consoli e gli altri uffiziali della repubblica.
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Savoia Gabburri Cincinnato
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