Con tutti i vostri bei talenti, e il vostro buon gusto, sopra tutto in genere di pittura, io non v'ho mai considerato come il pittore, ma come un amico, che si era voluto prendere la cura di badare all'esecuzione della mia commissione, e che non è sempre padrone di vincere, o l'ostinazione(101) o il capriccio dell'artefice. Se io avessi pur sospettato che, non ammirando implicitamente tuttociò che parte dal pennello del signor Redi, vi dovesse causare il minimo dispiacere, io v'assicuro che me la sarei passata in un profondo silenzio, essendo troppo persuaso che io averei tutti i torti del mondo di disgustarvi in checchessia, nel tempo che voi fate con tanta gentilezza tutto il possibile per obbligarmi.
Io non so se il signor Redi si ricordi che io gli dissi che questa figura di quadro era troppo vicina a un perfetto quadrato. Egli mi disse che gli avrebbe fatti più lunghi che quelli del signor Gould, e mi mostrò lo schizzo de' disegni, dove in quello del Bruto era questo allungamento dalla parte più scura, il che dava molto rilievo al lume della lampana; e in quello di Cincinnato era un gruppo di littori, ec., che facevan comprendere la dignità del personaggio. Dopo averli approvati, come potevo io indovinare che egli avrebbe mutato il disegno? Questa inavvertenza non va a ferire la sua abilità nella professione, ma piuttosto la sua memoria, non si sovvenendo di ciò che si era detto su questo punto. Io non l'ho accusato se non d'un errore nella disposizione, e mi persuado che si potrebbe dimostrare.
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Redi Redi Gould Bruto Cincinnato
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