Credei in sua vece d'aver trovato cosa a proposito o de' Caracci o d'altri maestri primari, essendo stato condotto, giorni sono, in casa del sig. Gio. Batista Bellucci mercante, che possiede tutto lo studio del fu sig. Gio. Giuseppe del Sole, pittore famoso, perciò senza dubbio ben noto a VS. ill. Questi ha una raccolta di bellissimi disegni, la maggior parte storiati, tutti ornati con cornici dorate, al numero di centoventi incirca, di molti maestri primari; e richiesto da me quanto pretendeva d'uno di Lodovico Caracci col Ratto delle Sabine, mi rispose non voler privarsene quando non venisse occasione di venderli tutti. In confermazione di che, essendovene uno di Raffaello, ch'è il pensiero della santa Cecilia di S. Gio. in Monte nella cappella Bentivogli, mi giurò che da un milord inglese li furono offerti, per il detto solo, settanta luigi, e non volle darlo. Io li dissi che aveva fatto un solennissimo sproposito, ed egli soggiunse, saper benissimo che non valeva tanto, ma perchè lo stimava il capo di tutti, non volle che quel bel corpo restasse senza testa; e pure, sebbene è bellissimo, io non giurerei che Raffaello l'avesse fatto. Di tutta la suddetta galleria ne dimanda mille scudi romani, ed in vero, a mio giudizio, non è dimanda irragionevole. Dico tutto il seguito, acciò se mai VS. ill. s'invogliasse di farne l'acquisto, benchè egli dica d'averli pagati lo stesso prezzo, forse perchè n'è stufo per le gran visite continue, li darebbe per meno, ed io avrei l'occasione d'ubbidirla, come sempre desidero; e prontissimo sempre ad ogni suo stimatissimo cenno, umilmente m'inchino.
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