Essendo disegnato in carta pecora, lo troverà ne' lontani un poco perduto, perchè il tempo e le tarme l'hanno in qualche parte contaminato; e tale quale è incollato sopra una tavola, in Parigi dagli eredi del famosissimo dilettante mons. Boul lo comprai, che mi è sommamente gradito, come capo d'opera non data in luce di tale autore, e in una cornice con cristallo gelosissimamente lo custodisco. Le sia noto però che questo non è l'intero gusto mio; ma è in vedere Raffaello, o Coreggio, Polidoro, Giulio, Michelagnolo, Tiziano, Paolo, Guido, il Parmigianino, i Caracci, ec., de' quali le ne potrò far vedere (venendomi ad onorare) più di qualcheduno, il che le darà diletto. A proposito del suddetto Callot, di cui io ho tutte le stampe sue nere, fresche, e benissimo condizionate, vi sarebbe egli il caso che la sua massima bontà, che per me, e contro il merito mio conserva, potesse trovarmi una raccolta intiera a prezzo onesto, e ragionevole di tutte le stampe di Stefanino della Bella; ma della prima conservazione e freschezza? Io so che se ella vorrà favorirmi, la otterrò un giorno, per metterla vicino a quella del Callot, perchè, quantunque io ne abbia diverse, non mi son care perchè non ho la raccolta intiera. Io spero nella fine del corrente mese, o li primi del venturo, di farle vedere qualche cosa in ordine alle statue e busti accennati. In questo punto fu da me con disegni e modelli di pittura il signor Lorenzo Giambi, quelli che fu a Livorno, che vendè all'amico Iabach cose mirabili e stupende.
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