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      Mi conservi la sua grazia, e, divotamente riverendola, sono, ec. Venezia, primo giugno, 1726.
     
      LXXI.
      Anton Maria Zannetti al sig. Cav. Gabburri.
     
      In leggendo la gentilissima sua de' 20 del passato, confesso il vero che restai confuso ad udire la troppa gentilezza sua, ed il massimo onore che mi fa con le sue righe. Godo che le teste del Piazzetta abbiano incontrato il genio suo; ma non godo già ch'ella creda che le abbia rimandati i disegni del Frate per aver ripudiato il dono suo, e per averne ella vergogna e dispiacere, perocchè lo feci solo ad oggetto che ella sappia che io stimo infinitamente ed amo lei, e non le cose sue. E per verità del fatto, siccome ella mi esibisce generalmente la stampa che fece intagliare della Madonna del Sacco di Andrea del Sarto, la quale, ancorchè me la doni, resterà pure appresso di lei, così io riceverò il dono suo, e mi sarà caro, come se fosse lo stesso quadro famoso da lui dipinto, o il bel disegno che orna, ed ornerà il suo gabinetto. Sicchè dunque io la ricevo, e preventivamente le ne rendo mille ed infinite grazie, e me la trasmetterà la prima volta che avrà occasione di mandarmi o libri o qualche altra cosa di costì. Toccante l'avere illustrato il suo nome con la mia stampa, e discreditare il libro mio perciò con quello, io taccio, nè le rispondo; solo che la prego non mi recare mai più sentimenti tali, e non mi apportare mai più un tale dispiacere e pena. Il cavaliere olandese ch'ella mi ha onorato di raccomandarmi, viene quasi quotidianamente a ritrovarmi, e sia perchè avendo praticato con lei ha appreso la sua umanissima bontà e gentilezza, o sia ch'ella gl'impresse nell'orecchio il mio nome con sentimenti di troppa parzialità e di amicizia, dimostra, e della mia debolezza in servirlo e del mio gabinetto, un sommo aggradimento.


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Secondo
di Autori Vari
pagine 396

   





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