Mi onori di dirmi il suo sentimento, se gli piace questo stile di disegnare, e mi corregga con libertà, che ella mi farà un sommo e singolar favore. Le dirò ch'oggi mi è sortito d'aver certa carta turchiniccia, sopra la quale vo' fare due disegni d'acquerello, toccati con lumi di biacca, che se mi riescono, mi farò gloria di tributarli alla sua illustre raccolta. Intanto mi conservi la sua stimabile grazia, e mi consideri con piena osservanza, ec. Venezia, 22 aprile, 1727.
LXXIII.
Anton Maria Zannetti al sig. Cav. Gabburri.
Faccio risposta alla compitissima sua de' 14 del corrente con dirle il mio rincrescimento per la piccola lesione rimasta nel consaputo quadro del Canaletto, e pure egli era ben secco, e persuaso io dallo stesso che egli nella guisa che l'ho posto nella cassetta, non avrebbe immaginabilmente patito.
Con li zecchini 15 1/2 sarò saldo del tutto, ed a lei non rimarrà alcun debito, se non che la memoria che io le sono obbligato suo servitore per la premura che ha nel procurarmi pietre e cammei antichi, e solfi ancora, come benignamente mi accenna, e l'amicabile consiglio di dedicare al buon vecchio alcuna delle mie stampe; per lo che io mi appiglierò al travaglio di una a tal effetto; sia poscia favorabile o funesto l'evento, io resterò a lei sempre con eterna infinita obbligazione.
Siasi con quello della città di Chiusi, siasi con il sig. abate Corsi, o con il sig. Pettoreggi, mi farà sommo favore in procurarmi qualche cosa di maestro insigne; ma prima di venir ad alcuna condizione di prezzo, ella avrà la bontà di avvisarmi, attesochè, o dalla descrizione o visione del pezzo o da quella del solfo, le potrò dire il mio sentimento.
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Maria Zannetti Canaletto Chiusi Corsi
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