Egli ne faceva de' ritratti, a' quali dava un'aria di rassomiglianza che percuoteva la fantasia di chi li vedeva. Alle volte gli caricava nelle parti, in cui il ridicolo era più sensibile, più per imprimersegli nella memoria con de' caratteri inalterabili che per giuoco. I Caracci, e dopo loro molti altri pittori, si sono esercitati a far della caricature più per ischerzo che per istudio. Lionardo, che avea mire più nobili, il faceva per istudiare le passioni. Ora egli è certo che ci sono alcune fisonomie che indicano alcuni vizi. Un uomo collerico, sprezzante, stupido, ha sempre il suo carattere dipinto sul viso. Lionardo per mezzo di questo studio era divenuto gran fisonomista. Si dice che egli abbia lasciato un ampio trattato su questa materia(144).
L'occasione la più notabile, in cui egli fece uso di questa pratica di disegnare delle fisonomie, fu quando dipinse la famosa Cena del Signore, di cui la fama tuttora si mantiene nel suo vigore, benchè ella non sussista più da molti anni(145). Noi ne abbiamo cognizione per via delle copie fatte da' suoi allievi(146), e di lui forse non riman altro che il disegno originale che si conserva presso il re di Francia. L'istoria di quello che è accaduto intorno a questo, voi la sapete; ma perchè serve per dar l'ultima mano al ritratto di Lionardo, e torna molto a proposito al mio argumento, voi mi permetterete che io ve la rammenti. Io copierò il Vasari(147), e il suo testimonio, confermato dal Lomazzo(148), pittor milanese, e dal Giraldi Cintio(149), uomo di lettere, il cui padre aveva conosciuto Lionardo, non si può mettere io dubbio.
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