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      Egli solamente gli fece questa paura; e avendo finalmente scoperta una fisonomia tale quale egli desiderava, vi aggiunse qualche tratto di quelle che egli aveva di già raccolto, e in breve tempo finì questa testa, e in essa superò sè medesimo.
      Gli studi che faceva Lionardo erano, come voi vedete, un tesoro, dove egli trovava al bisogno tutto quello che gli era necessario. Egli ne conosceva l'utiltà, onde portava sempre a cintola un libretto, nel quale disegnava subito quel che gli faceva più impressione, e consigliava gli altri pittori a fare il somigliante(156). Avrebbe desiderato che eglino avessero fatte delle raccolte di nasi, di bocche e d'orecchi, e d'altre parti simili, di differenti forme, e di diverse proporzioni, tali quali s'incontrano nel naturale. Quest'era, secondo lui, la miglior maniera di far i ritratti che somigliassero.
      Egli è facile di credere che la raccolta de' disegni di teste che ha dato occasione alla lettera che io ho l'onore di scrivervi, fosse uno di questi libri, in cui Lionardo notava le fisonomie più singolari(157). Le 38 prime teste son disegnate d'una maniera e d'una grandezza medesima. Eccettuatene due, esse son disegnate tutte l'una verso l'altra. Queste due apparentemente erano poste una in principio e l'altra in fine del libro. Ogni testa è rinchiusa in un orlo di linee tondo, come sono state da voi intagliate. Benchè siano caricate, vi si riconosce senza dubbio che son ricavate dal naturale. Io non cerco altra prova che la loro varietà. Non vi stupite, o signore, in vedere con quale spirito vi sono espressi i caratteri delle passioni?


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Secondo
di Autori Vari
pagine 396

   





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