Se poi l'uno e l'altro l'hanno passato d'assai, egli è anche sempre vero che egli hanno infinitamente profittato da' suoi prodigiosi studi. Che grande elogio è questo di Lionardo! Nè il vantaggio d'esser vissuto accarezzato e stimato da tutti i personaggi di distinzione del suo secolo, nè l'onore d'essere spirato(166) nelle braccia d'un gran re, non sono agguagliabili.
Ecco, o signore, tutto quello che io aveva disegnato di scrivervi di Lionardo.
Ma questo non è altro che uno sbozzo che vi presento; ma così imperfetto come egli è, sarò riuscito secondo il mio desiderio, se egli avrà la sorte di piacervi, e se egli potrà risvegliare in uno de' nostri amici comuni il disegno che egli aveva concepito di scrivere sopra i principali maestri dell'arte quasi con questo medesimo metodo. Siccome egli ama le cose belle, che egli riguarda senza prevenzione, e che a un molto buon gusto naturale aggiunge delle cognizioni acquistate dall'esperienza, non ci sarebbe cosa più gradita, nè più istruttiva, dell'eccellenti lezioni che egli ci presenterebbe, cavate dall'opere di ciascun maestro. Voi, che avete con lui tutta la mano, lo dovreste impegnare a proseguire questa fatica. Per la parte mia mi stimo troppo fortunato d'aver potuto in questa occasione darvi delle riprove del mio profondo rispetto, col quale io ho l'onore d'essere, ec.
Catalogo delle stampe ricavate dai disegni o da' quadri di Lionardo da Vinci.
La Cena ultima di Gesù Cristo. Quattro sono le stampe di questo quadro, che è dipinto nel Refettorio de' Domenicani a Milano, delle quali abbiamo notizia.
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