Voglio un giorno però finirla, perchè è una pazzia aperta il proseguire in questa maniera il viver mio.
In tutto ciò però che io posso servirla, non mi risparmi de' comandi suoi, perocchè io sommamente la venero e stimo; e pochi giorni sen vanno che io non mi brami di poter venire a soggiornare un mezzo mese con lei in Firenze, ammirare in sua compagnia tante belle cose, di cui tal città se ne va adorna, e discorrere con lei di pittura, di disegni, di stampe, di statue, di pietre e cammei antichi, e un poco di musica ancora. Chi sa che un giorno non ponga ad effetto tale mia brama?
Ho ricevuto con prontezza li 8 1/2 zecchini, che mi ha rimesso, restando tenuto alla puntualità sua.
Se mai fosse costì per sortir qualche vendita di pietre o cammei antichi, perchè il mondo è mezzo da vendersi e mezzo da comprarsi, ed accade in un giorno ciò che il giorno innanzi non pensavasi, io ho posto da parte a tale effetto il valore di tre mila scudi romani, presso a tanti altri, che ho speso in tal genere di cose e di stampe e disegni, e mi creda che il capitale che giace morto nel mio piccolo museo, eccede la mia condizione; ma siccome non ho moglie, non ho figli, non ho nipoti, così voglio sodisfarmi in tale mio incomprensibile diletto.
Mi conservi la sua stimatissima grazia, che mi è sommamente cara, mentre con il più vivo rispetto le sono, ec. Venezia, 14 ottobre, 1730.
LXXXVIII.
Antonio Balestra al sig. Cav. Gabburri.
Ho ricevuto il bellissimo libro del Riposo del Borghino, che VS. ill. con tanta gentilezza mi ha fatto pervenire per mezzo del sig.
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