Il Baldinucci pure a me va molto a genio, perchè, oltre il bel dire, lo trovo un uomo saggio, onesto e sincero. Desidererei poi appagare una mia curiosità sopra questo autore, perchè causa non trovo ne' suoi scritti descritta la vita nè di Michelagnolo, nè del Brunelleschi, soggetti sì sublimi, quando non l'abbia scritta a parte. E col maggior rispetto mi dico, ec. Verona, li 28 dicembre, 1730.
XCI.
Mariette al sig. Cav. Gabburri.
Benchè io sia stato molto occupato da parecchi mesi in qua per affari della mia famiglia, e per diversi imbarazzi del negozio, che son venuti l'uno dietro all'altro, e mi hanno necessariamente, e a mio dispetto, rubato quasi tutto il tempo, conosco bene che io non son più sensibile appresso di voi. Conosco che mi darete retta con fatica, dopo che io ho tardato tanto tempo a rispondervi, soprattutto quando io fo riflessione alla maniera tanto graziosa e tanto obbligante, con la quale voi avete voluto risponder subito alla lettera che io mi sono dato l'onore di scrivervi l'anno passato. Ma questa considerazione medesima mi assicura che mi basta di conoscere la vostra civiltà per essere nello stesso tempo persuaso che voi non sarete meno indulgente, e che mi farete la giustizia di credere che le mie occupazioni sono state veramente indispensabili, per privarmi del piacere di trattar con voi, e di testificarvi la mia riconoscenza. Ma qualunque elle siano state, io non ho tuttavia tralasciato niente di quel che era necessario per eseguire la commissione di cui mi avevate incaricato; e il sig. de Lobel, che vi doveva scrivere, non avrà mancato di darvene notizia.
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