Ho ricevuto con le dette stampe quella della Cena d'Andrea del Sarto, dipinta a san Salvi, e intagliata da Teodoro Cruger; ma è ben vero che è in cattivo stato. Io ho anche avuto tutto quel che desideravo di Stefano della Bella, e mio padre si può vantare di avere una delle più belle raccolte di questo bravo intagliatore. Egli era amico di casa nostra, dove egli ha molto lavorato dal tempo che arrivò a Parigi. Comechè egli vide che mio nonno stimava infinitamente le sue opere, gli donò tutte quelle che aveva fatte; e quando ritornò a Firenze, ebbe l'attenzione di mandargli tutto ciò che usciva dalle sue mani. Questa raccolta si è conservata in casa nostra, e si è ancora perfezionata donde voi potete giudicare a qual segno ella sia. Ell'è tale, che se io mi trovassi obbligato a disfarmi di molte curiosità, questa sarebbe l'ultima, a cui io dessi di mano. Tuttavia ancora mi mancano due o tre pezzi che si trovano in alcuni libri stampati in Firenze, e io mi lusingo che trovandoli, mi farete il servizio di procurarmeli, e perciò mi piglio la libertà di mandarvi la nota di questi libri, perchè io non credo che sian rari. Del resto io non so se quel che ho ricevuto ultimamente di Stefano della Bella, sia la medesima cosa che il seguito di quelle stampe di questo intagliatore, di cui voi mi parlaste, e di cui ne sono state tirate, come voi dite, da poco in qua alcune, ma cattive, perchè son molto stracche. Quelle che ebbi, sono stampate incarta grande, e molte sono impresse sopra un medesimo foglio.
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