Questi poi furono dopo la morte del detto marchese trasportati in Inghilterra, e sono adesso nel regio gabinetto mediante il prezzo di scudi quattro mila. Al medesimo marchese fece un gruppo di terra di tre palmi, che figura il Ratto di Proserpina, per farne due d'argento, volendoli collocare sopra un paio d'alari; e il Rusconi si compiacque tanto di questo gruppo, che di vero riuscì bellissimo, di modo che lo regalò all'Accademia di s. Luca quando fu fatto accademico. Un modello, pur di suo, della medesima altezza fu egualmente ammirato. Questo rappresenta un s. Sebastiano con le braccia alzate sopra la testa e legate a un tronco, ornato d'un panno, e con la corazza di soldato in terra. Nella cappella di s. Ignazio, posta nella chiesa del Gesù, architettata dal P. Pozzi, e famosissima per la sua incredibile ricchezza, che rimase ultimata l'anno 1699, doveva il Rusconi fare uno de' due gran gruppi di marmo che la mettono in mezzo; ma per le forti raccomandazioni furono allogati a due Francesi, che riuscirono come si vede, e a lui non fu dato a fare se non due Angioli, che sono sulla porticella dalla parte dell'epistola, che riuscirono di sì eccellente lavoro, che non solo furono giudicati la più elegante scultura di quella cappella, ma che in Roma non ci fossero angeli simili che superassero questi di bellezza. Lo stesso sig. marchese Pallavicini gli fece fare un modello di più di tre palmi, rappresentante un crocifisso, che fece gettar d'argento, e ora si trova presso il sig. cavalier Tommaso Ansaldi, erede di detto marchese, traportato a Firenze con molti pregiatissimi quadri che possedeva il marchese medesimo.
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