Io ho già parlato al primo per aver il suo ritratto, ma egli non ne vuol sentir parlare. Monsù Boucher sarà più facile a convertire. Io adesso procederò con voi più liberamente, poichè mi promettete di tener conto di quello che spendete per me, e di farvi rimborsare. Io ho consegnato che è più di 15 giorni, un involto di stampe per voi a monsù Crozat, ed egli mi ha promesso di metterlo in una cassa che egli manda a monsù Vogle, mio e vostro amico, che ve lo farà subito recapitare. Io mi piglio l'ardire di presentarvi in esso alcune stampe che vi prego d'accettare come il più debole contrassegno della mia riconoscenza. Voi vi troverete una ventina di ritratti di Nantevil, di Masson, e d'altri che ho potuto trovare; un gran numero di stampe intagliate dal conte di Caylus, ricavate da' disegni di buoni maestri, ch'io ho raccolte con molta cura; tra le quali ve n'è una che vi piacerà molto, e viene da Michelagnolo, che egli fece in una occasione quasi simile a quella in cui Giotto fece il suo famoso O, voglio dire per far vedere di quel ch'egli era capace. Voi ne troverete l'istoria nella vita di questo grand'uomo, scritta dal Condivi suo scolare(209), a cart. 10. Il senator Buonarroti, che ha cotanto giustamente in sì grande ammirazione tutto ciò che è partito dalle mani di Michelagnolo, vedrà senza fallo questa maravigliosa opera che non cede punto a tutto ciò che l'antichità ha di più fiero. Vi ho posto anche il ritratto dell'abate di Marolle(210), ch'era un uomo raro, intagliato da Coypel, e tre piccole stampe che questo illustre abate ha intagliato con uno spirito indicibile, ricavandole da' disegni del Parmigianino.
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