Una mano simile di quel divinissimo artefice, ma però di tutto rilievo in terra cotta, si vede conservatissima in Firenze, che forse voi medesimo avrete veduta nel vostro passaggio per questa città, ed è nella stanza dove stanno i custodi della Cappella di s. Lorenzo, non quella dove sono i Depositi colle statue di Michelagnolo del Giorno e della Notte, del Crepuscolo e della Aurora, colle altre statue che vi sono; ma parlo di quella ricca di marmi preziosi che non è ancora terminata. Ora torno a dire che quella mano è per verità una cosa divina, e non merita di stare in quel luogo, ma bensì nella tribuna di questa real Galleria, ed io voglio procurare di metter questa cosa in considerazione al signor marchese Cosimo Riccardi, guardaroba maggiore di S. A. R., che è il superiore di tutti e due questi luoghi. Le due carte che vengono da quella pittura, fatta da due parti col medesimo soggetto, ma però variato, del David che tronca la testa a Golia, è dipinta sopra la pietra, per quanto si dice, da Michelagnolo, e donata al re di Francia Luigi decimoquarto da monsignore del Giudice, ora cardinale; questa ancora ho avuto carissima, perchè in questo paese è molto rara, e avendone sentito parlare con della stima, ne aveva una grandissima curiosità. Il ritratto del signore ab. di Maroulle è doppiamente stimabile, prima perchè rappresenta l'effigie di un uomo sì dotto e di un gusto così raffinato, e conoscitore così profondo ed amatore sommo delle belle arti; secondariamente poi per essere intagliato di propria mano da monsieur Coypel, pittore così famoso, di cui io non aveva niente inciso di sua mano, a riserva delle sue carte intagliate da altri.
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