Pagina (322/396)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Bellori non fa ingollar per ombrineLe rubeste cazzuole di Mugnone.
      A num. XXXVIII narra, come dopo quest'opera, cioè dopo scoperta la cappella dipinta dal Bonarroti, Raffaello avendo vista la nuova e maravigliosa maniera, come quello che in imitare era mirabile, cercò per via di Bramante di dipingere il resto. Dunque perchè, dico, Raffaello vide la nuova, e maravigliosa maniera, dovrà dirsi che il Condivi abbia inteso che Raffaello fosse a Michelagnolo inferiore? Dunque perchè cerco per via di Bramante di dipingere il resto, il Condivi ha renduto Raffaello inferiore a Michelagnolo?
      Checchè siasi della verità, se Raffaello cercasse o no di dipignere il resto, io dico che nella suddetta proposizione mai il Condivi non ha preteso rendere Raffaello inferiore a Michelagnolo; non quando disse, che vide la nuova e maravigliosa maniera, poichè non può negarsi, per l'una parte, che fino allora nuova non fosse, e maravigliosa la maniera di Michelagnolo per la grandiosità ed arditezza del contorno, siccome non può negarsi, per l'altra parte, che se nuova e maravigliosa era la maniera di Michelagnolo, non per questo singolare, bellissima e magistrale non fosse la maniera di Raffaello. Era nuova per la risolutezza del disegno, era maravigliosa per l'idea gigantesca e terribile. E così, che ne siegue? Dunque la maniera di Raffaello era inferiore a quella? Oibò, oibò. Non quando finalmente, disse, che come quello che in imitare era mirabile, cercò per via di Bramante di dipignere il resto, poichè ciò dicendo, e chi non vede avere inteso il Condivi, che quantunque Raffaello non dipignesse così risoluto, così ardito, non disegnasse, non manierasse così grandioso, pure, perchè era mirabile in imitare, spronato da virtuosa emulazione, cercava di dipignere il rimanente, per far vedere che ancor egli sapeva in un subito, altrettanto risolutamente, arditamente e grandiosamente, inventare, disegnare, dipignere, quanto quegli soleva per molti anni di studio, di pratica e di maniera; e questa, a vero dire, è una loda strepitosa che dà il Condivi a Raffaello.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Secondo
di Autori Vari
pagine 396

   





Mugnone Bonarroti Raffaello Bramante Raffaello Condivi Raffaello Michelagnolo Bramante Condivi Raffaello Michelagnolo Raffaello Condivi Raffaello Michelagnolo Michelagnolo Michelagnolo Raffaello Raffaello Bramante Condivi Raffaello Condivi Raffaello