Credo al presente aver tolto moglie, se altro non ci accade; e ho fatto quanto ho potuto con li amici miei per averla buona, e credo che sarà. Dell'altre cose non ho guardato, idest bellezza e roba, sicchè ho guardato a onore. Iddio faccia la volontà sua. Ell'è Romanesca: ha buon padre, e buona madre e buone sorelle, e ha avuto ora un buon marito. È d'età di 16 anni, sicchè per quanto io posso pregarvi alli miei bisogni, vorrei che voi faceste la diligenza di trovarmi costà un garzonetto ch'avesse un poco di pratica a lavorare di quadro, tanto che io lo potessi mandare qualche volta a racconciare porte e finestre, come accade, perchè adesso non si fa altro che rattoppare. Sicchè per quanto io vi posso pregare, che voi vi sforziate di trovarmi qualcheduno che abbia voglia di far bene, e voglia stare qualche tempo con meco; e quello che voi farete di patto, sarà ben fatto, e me ne avviserete. Se pure bisognasse mandare qualche baiocco perchè possa venire, manderò quel tanto che voi scriverete per quella via ch'avviserete. E se di qua posso per voi, il tutto scrivete a me, e tanto farò. Non altro: a voi di continuo mi raccomando. Farete motto a Lorenzo(245), che forse troverà qualcuno. Roma, questo dì 9 di novembre, 1528.
CXIX.
Tiziano a sua Maestà Cattolica Filippo II.
La Cena di nostro Signore, già promessa alla Maestà vostra, ora è per la Dio grazia ridotta a compimento dopo sette anni ch'io la cominciai, lavorandovi sopra quasi continuamente, con animo di lasciar alla maestà vostra, in questa mia ultima età, un testimonio della mia antichissima divozione il maggior ch'io potessi giammai.
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