Si sono mandate le copie in Piemonte di quelle liste de' libri di(255) Pirro Ligorio. Io le raccomando li miei pochi interessi, e la mia casa, mentr'ella si è voluta degnare di curarsene nella mia assenza, la quale non sarà lunga, se io posso. La supplico che, essendo nata per favorirmi, ella voglia ricevere queste mie molestie con quella generosità, che è sua propria, contentandosi che io le corrisponda con l'affetto della mia divozione. Il Signore le doni lunga e felice vita, mentre a lei mi dedico umilmente. Parigi, li 6 gennaro, 1641.
CXXV.
Domenico Maria Canuti al sig. Canonico Conte Malvasia.
Ho sentito dalla bontà di VS. Ill. l'arrivo di monsù Coypel(256), e anche quanto ella pensa favorir lui e me nel medesimo tempo. Egli riporterà la memoria delle sue carezze a Parigi; e io nel cuore le riserberò sempre vive con la stima del suo altissimo merito, e suprema virtù. Così potessi di persona anche una volta godere di quelle conferenze così fruttuose, che si facevano costì, dove ciascheduna valea per sè stessa un tesoro. Oh quanto verrebbe in tempo, poichè ne averei di bisogno per aumentare il cervello sterile di quei ritrovati, di cui ella n'è tanto doviziosa. Spero però che VS. ill. si compiacerà che io le dia qualche volta disturbo con significarle li miei ghiribizzi fantastici per sentirne il suo dotto parere. Mi sta sul cuore il sentirla aggravata da questi raffreddori, che anche a me è toccata la parte mia. Spero nondimeno d'esser affatto medicato. Ella si guardi dalla soverchia applicazione e medicheria.
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