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      Il facondo oratore espone i suoi concetti in pubblico: lo sente il semplice contadino e l'uomo letterato; il dicitore gode delle lodi di tutti, ma non già egualmente, perchè il letterato loda secondo la ragion dell'arte, e l'ignorante secondo quello che a lui piace. Multa vident Pictores in umbris et in eminentia, quœ nos non videmus, confessò(263) Cicerone medesimo, e mi sovviene in tal proposito che Nicomaco il pittore, osservando con ammirazione la tanto celebrata Venere di Zeusi, ch'egli dipinse ai Crotoniati, sentì che un certo uomicciattolo da nulla si faceva gran meraviglia del suo stupore, ond'egli fu necessitato a rispondergli: Non diresti così se tu avessi i miei occhi. Questo antico concetto con bella grazia accomodò ad altro simil proposito il buono artefice Salvator Rosa, allora che, essendogli mostrata una singolar pittura da un dilettante, che insiememente in estremo la lodava, egli con un di quei suoi soliti gesti spiritosi pien di maraviglia esclamò: Oh pensa quel che tu diresti, se tu la vedessi con gli occhi di Salvator Rosa!
      Concludendo adunque io dico, che sarei di parere che fra gran numero di dilettanti potesse ben trovarsi qualche elevatissimo ingegno che, bene instrutto teoricamente nell'arte, molto e molto avesse veduto, il quale anche con poco uso di mano potesse talvolta esser buon giudice di qualche bella o brutta pittura, non però sempre; ma che la regola veramente sia, che il perito solamente, cioè colui che per lungo tempo ha camminato per le difficoltà di quella, che ha vedute infinite opere di artefici di prima riga, possa darne un retto e sicuro giudizio; e con tutto l'animo mi sottoscriverei al concetto ingegnoso di moderno autore(264), che tal differenza sia dal giudizio che dà sopra una buona pittura un dilettante, a quello che ne dà un eccellente professore, quale è quella che passa fra chi, stando attorno ad una lautissima mensa, e scorgendo bene ogni vivanda, senza però poterne gustare, volesse dar giudizio di lor bontà, e chi, stando alla medesima mensa, sentisse mangiando di tutto il sapore(265). E siamo al secondo dubbio.


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Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Secondo
di Autori Vari
pagine 396

   





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