Pagina (350/396)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Vi è finalmente un'altra gran difficoltà, e questa è per la parte dell'ottimo perito che deve dar giudizio, se la pittura sia copia o originale, ed è che il pittore di buon gusto, nel vedere una copia fatta per eccellenza, e scorger in essa le belle idee che vi appariscono, talvolta vi resta tanto preso, come a me anche hanno affermato valorosi maestri, ch'egli vi trova più bellezza che ei non v'è, onde per forza dell'affetto, con che egli la riguarda, si lascia portare a crederla originale, quando ell'è copia.
      Le da me sopra dimostrate difficoltà pare che a bastanza dichiarino il mio sentimento in tal particolare, cioè che in questi nostri tempi sia anche ad ogni occhio eruditissimo molto difficile l'affermare in certi casi particolari, se una pittura sia originale o copia. Se poi vi sia regola per tanto e quanto accertata, e quale ella sia, vediamolo da ciò che segue appresso.
      Ma prima bisogna fare una distinzione da opere a opere, piacendomi per ora intendere col nome di opere non solo le pitture, ma anche i disegni che i pittori fanno nelle carte, e fino a' primi pensieri o schizzi. Che vogliamo dire, se si parla di disegni e particolarmente de' primi pensieri e schizzi, che fa il pittore di capriccio, come che in essi egli dia essere apparente al suo concetto con un sol tirar di penna o di stile senz'altra manifattura? egli è certo che in questi cessano in gran parte le difficoltà perchè il punto pare che si riduca ad assai meno capi di quel che sia nelle pitture, onde a colui che, congiunta ad una buona intelligenza del disegno, ha gran pratica nel portamento della penna o dello stile dell'artefice, della macchia e della franchezza del suo tocco, è più facile il dar nel segno, onde vi è più certa la regola, quanto più lontano fu il pericolo dell'essere stati contraffatti, atteso che è difficilissimo a chicchessia l'imitare con franchezza quei velocissimi e sottilissimi tratti in modo che paiano originali, senza mancare nè punto nè poco alle parti del buon disegno; in quella guisa appunto che a chi velocemente va dietro a colui che cammina sopra la polvere, può esser possibile per qualche pezzo di via il porre il piede nell'orme di lui, ma non già a lungo andare farlo sì bene, che le seconde vestigia non prendano altra forma da quella che a proprio suo talento, e senza legarsi ad imitazione, stampò colui che fu il primo a correre.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi
Volume Secondo
di Autori Vari
pagine 396