Il cav. Gabburri lo proteggeva molto, ma era tacciato d'esser fisso ne' suoi proponimenti.
(102) Pittore francese vivente in Roma. Ha fatto una tavola per s. Luigi della sua nazione, che va in istampa.
(103) Opere postume del Baldinucci contenenti vite di pittori.
(104) Picart intagliò le gemme antiche, che hanno il nome dell'incisore, e furono impresse.
(105) Anton Maria Salvini, letterato famosissimo.
(106) Anton Balestra, pittore veronese di qualche nome.
(107) Gentiluomo fiorentino, e antiquario molto intelligente.
(108) Il detto ab. Andreini.
(109) L'Andreini sarebbe andato in collera con chiunque avesse voluto trattar di comprar le sue molte e rare antichità. Dopo la sua morte le comprò tutte il granduca Giovan Gastone.
(110) Le lunette di Bernardino Poccetti dipinte nel chiostro della Nunziata di Firenze.
(111) Due sono stati i Druvet, ambedue eccellenti intagliatori in rame, ma il più eccellente fu Pietro, che intagliò i ritratti de' cardinali di Polignac, di Fleury e del Bosco e di Luigi XIV, figura intera in piedi; e del gran Bossuet.
(112) Le stampe di Vatò sono ora quattro grossi tomi.
(113) Poeta bolognese, poeta e storico celebre.
(114) Ercole Lelli, scultore, e bravissimo anatomico, come si vede dalle sue statue anatomiche di cera, poste nell'istituto di Bologna.
(115) Pellegrin Tibaldi, Giulio Romano, Lionardo da Vinci, pittori di prima riga.
(116) Celebre pittor bolognese, scolare del Cignani.
(117) Il dialogo di Lodovico Dolce, allora rarissimo, avanti che il sig. Uleugles lo facesse ristampare con la traduzione sua in francese a dirimpetto.
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