Ma non gli riuscì, e dandosi a conoscere allora al detto signor De la Noue, ei lo stimò quel più, e gli confessò la cagione del suo viaggio. Non posso tralasciare una cosa, che gli fu d'inifnita gloria; ed è d'aver arricchito l'Inghilterra di quelle famose Iscrizioni Greche che sono note presso i dotti sotto il nome di Marmi Arundelliani. In questo più fortunato del signor Peyresc, che, avendo avanti a lui comprati questi marmi, non potè giammai ottener dal Turco la permissione di fargli trasportare in Francia.
(125) Questa raccolta fatta dal Leoni apparteneva allora, cioè nel 1630, a Galeazzo Arconati. Vi si trova gran quantità di disegni di macchine inventate da Lionardo, vari pensieri per costruir canali, per alzar acque, ec. Questi disegni hanno le loro descrizioni scritte dalla dritta verso la sinistra, che non si possono leggere se non nello specchio. Questa era la sua maniera di scrivere famigliare; nè si sa la causa di questa bizzarria.
(126) Egli era di Praga, ed ha intagliato molto, e d'una maniera gustosa, ma quel ch'ei faceva con una sua particolar eccellenza erano le fodere. In questo è inimitabile. Io spero di dare un giorno alla luce il ragguaglio della sua vita nella Storia dell'Intagliare in rame.
(127) Gio. Paolo Lomazzo: Trattato della Pittura, lib. 6, c. 23, in Milano, 1535, in 4.
(128) Bernardino suo padre era scolare di Lionardo. Oltre i qui nominati disegni, Lovino possedeva anco il cartone di s. Anna, che Lionardo avea fatto per una tavola che dovea dipignere nella chiesa della Nunziata di Firenze.
| |
Noue Inghilterra Iscrizioni Greche Marmi Arundelliani Peyresc Turco Francia Leoni Galeazzo Arconati Lionardo Praga Storia Intagliare Gio Lomazzo Trattato Pittura Milano Bernardino Lionardo Lovino Lionardo Nunziata Firenze
|